mercoledì 10 febbraio 2021

L'ultima mobilità del progetto: la visita virtuale in Grecia

Dal 2 al 5 febbraio 2021 si è svolta l'ultimo scambio tra alunni del progetto, sempre in modalità virtuale, sulla scia della precedente esperienza che aveva visto noi protagonisti di una mobilità Erasmus assolutamente anomala, ma per certi versi ricca di nuovi input didattici. Mi ritrovo a scrivere uno degli ultimi post di un blog che ci ha tenuto compagnia per oltre due anni, con un sentimento di soddisfazione per quello che siamo riusciti a fare, unito però a un po' di tristezza per la consapevolezza di essere arrivati quasi alla fine di questo particolarissimo percorso. Da docente è bello vedere come tanti sforzi siano stati ripagati da altrettanto impegno, lavoro e senso di responsabilità da parte di un nuovo gruppo che, pur lavorando online, ha fatto delle capacità di team skills il punto centrale da cui sono partiti gli apprendimenti. Qualche mese fa c'era tanta tristezza nel pensare di dover concludere un progetto con una nota negativa, vista la situazione che stavamo (e tuttora stiamo) attraversando...oggi invece, anche alla fine dell'esperienza Grecia, possiamo dire di essere contenti del modo in cui abbiamo reagito e della rotta intrapresa dal progetto che, malgrado lo stravolgimento del concetto stesso di Erasmus, nei suoi ultimi mesi di vita ha saputo trasformarsi e assumere una dimensione nuova che ha ridato entusiasmo all'ambiente. 

Le settimane che hanno preceduto la mobilità di Patrasso sono state intense, con vari collegamenti online pomeridiani in cui io e le colleghe Rizzuto e Leonardi abbiamo guidato i 18 ragazzi nell'esecuzione dei task che ci erano stati richiesti prima della visita virtuale. Non so se perché "alleggerita" dall'aver finalmente svolto la nostra mobilità o perché consapevole che quelli fossero gli ultimi "momenti" del progetto, ancora più preziosi visto che sembravano essere quasi "rubati", ma credo che questa sia stata la fase di preparazione che ho apprezzato di più in assoluto, dall'inizio di tutto progetto. In rare occasioni mi è capitato di lavorare con un gruppo di alunni tutti così precisi, determinati e responsabili, pronti a mettersi in gioco nonostante le difficoltà del momento, quasi sentissero di condividere con noi la responsabilità di portare avanti il progetto. Così, in questa prima fase, i ragazzi hanno scoperto un modo diverso di fare arte, forse più vicino al loro modo di vedere le cose...ma facendolo senza filtri, attraverso la fotografia o delle interpretazioni di quadri famosi sotto forma di tableau vivant o, ancora, tramite meme (istruendo noi docenti sul che cosa fossero tali meme) e selfie. 

Non dettaglierò troppo le attività delle varie giornate perché a farlo saranno i ragazzi stessi pubblicando uno dei blog che ognuno di loro ha scritto, tenendo una sorta di diario di bordo quotidiano dell'esperienza...mi limiterò a qualche considerazione dal punto di vista del docente. 

DAY 1

Il primo giorno, in tutta onestà, eravamo tutti un po' preoccupati...per rispettare le normative anti-Covid, avevamo dovuto prendere la decisione di far collegare, con la nostra supervisione, i ragazzi di diverse classi dalle proprie case...per la prima volta ci trovavamo a fare Erasmus "distanti" dai nostri alunni...cosa sarebbe successo? Avrebbero avuto la capacità di risolvere eventuali problemi tecnici, nonostante le varie prove effettuate prima insieme? Sarebbero stati in grado di tenere il passo, veloce, dei partner stranieri? Il gruppo di comunicazione interna che avevamo creato per l'occasione, già ben prima dell'orario fissato per il collegamento risuonava di messaggi in cui gli stati d'animo erano tanti...entusiasmo, ansia, emozione, curiosità...Concluso il primo giorno, abbiamo capito che la risposta alle varie domande sarebbe stata sì...tutti si erano collegati puntualissimi, o addirittura in anticipo, seguendo tutte le raccomandazioni che io e le colleghe avevamo fatto rispetto al come comportarsi durante i collegamenti online, facendoci rincuorare della scelta fatta, specie vedendoli sorridenti mentre, con loro grande soddisfazione riuscivano a interagire con gli altri alunni stranieri. 

Il primo giorno è andato via veloce, tra presentazioni, City Game (bravo Federico, ci hai reso orgogliosi salendo sul podio!) e Pop-up Museum, scoprendo tanto del paese ospitante ma anche di vari oggetti radicati all'interno della cultura di ciascun paese. 

DAY 2

Il secondo giorno ci ha regalato una giornata molto interessante. Oltre al vedere il Carnevale della città ospitante e poter metterlo a confronto col Carnevale di Misterbianco, le attività principali sono state dedicate all'arte della fotografia (con una competizione sui quattro elementi naturali, in cui abbiamo riscontrato tanta partecipazione da parte dei nostri ragazzi), alla presentazione dei "quadri viventi" (Giada e Alessandro avevano poco da invidiare agli originali!) e ai giochi tradizionali greci. La giornata è stata abbastanza "rilassante" e i ragazzi hanno acquistato più consapevolezza delle proprie capacità...ormai si destreggiano perfettamente tra conferenze online, eTwinning e app digitali...addirittura documentando con foto le loro attività e inviandocele di continuo. 

DAY 3

Il terzo giorno, all'inizio, era forse quello più "temuto" in assoluto, con la suddivisione del gruppo principale in tanti piccoli team internazionali. I ragazzi hanno lavorato in gruppi formati da partecipanti dei vari paesi per realizzare dei poster digitali come prodotti collaborativi....il loro feedback, tuttavia, è stato assolutamente positivo, forse è il giorno in cui hanno realmente assaporato il piacere di fare Erasmus, collaborando con persone nuove in lingua inglese. In parallelo, abbiamo provato a monitorare la situazione accertandoci che tutti stessero lavorando senza problemi nel proprio gruppo e siamo state contente di vedere il senso di gratificazione da parte dei nostri alunni per essere riusciti a dare il proprio contributo in contesto internazionale. Il team Italia con cui ho lavorato ha mostrato una buona coesione e spirito di gruppo nel cercare di collaborare a distanza e arrivare al risultato finale, ma tutti i ragazzi ci hanno raccontato di aver apprezzato la possibilità di poter interagire con alunni e docenti stranieri, che li hanno messi a proprio agio. La seconda parte della giornata li ha resi poi dei piccoli "artisti", ognuno ha infatti utilizzato il proprio "talento" per riprodurre un quadro famoso di un altro paese...un modo per mettersi in gioco, superando in certi casi l'insicurezza e le paure iniziali...


DAY 4

Arrivati già al quarto giorno abbiamo quasi la sensazione di essere ormai quasi alla fine di una settimana che ci aveva regalato già tante belle emozioni...quasi facendoci acquisire la routine quotidiana di una settimana sicuramente insolita, parallela a quella della routine in classe. Dopo aver scoperto il cibo greco con una fantastica carrellata di piatti tipici, è venuto il momento di scoprire di più sul Peloponneso con una mappa interattiva che ha offerto davvero molti spunti storico-culturali interessanti, soprattutto per chi come i nostri ragazzi studia tanto la storia dell'Antica Grecia...il quiz interattivo collegato a quest'attività ha sicuramente contribuito all'aumento della motivazione...e se ciò non fosse stato abbastanza, a scaldare gli animi e far schizzare alle stelle l'entusiasmo ci hanno pensato subito dopo le attività con cui selfie e meme ha preso la "scena" virtuale...anche questo, a dimostrazione di come elementi più vicini alla sfera di interesse dei teenager di oggi possono essere congeniali anche agli adulti per proporre una didattica fatta di attività più dinamiche e creative.  


DAY 5

Arriviamo già all'ultimo giorno, la settimana è davvero volata...i ragazzi cominciano a realizzare di essere sul serio giunti al capitolo finale di questa straordinaria settimana e i messaggi allegri degli ultimi giorni iniziano a velarsi di un po' di tristezza...le attività finali proseguono a gonfie vele, arriviamo ai saluti finali al termine di 5 giorni contraddistinti da un'ottima organizzazione da parte della scuola ospitante ma quello che mi colpisce è il modo in cui tutti i ragazzi, al termine, decidano di continuare a interagire, scambiandosi i contatti tra sorrisi, lacrime e tanta voglia di fare amicizia. Davvero bello vedere i nostri alunni così contenti di poter continuare a sentire gli altri ragazzi stranieri, dimostrando come per certi versi questo tipo di modalità online sia comunque congeniale al loro modo di comunicare...speriamo che un giorno possano incontrarsi anche in presenza, coniugando sfera virtuale a quella reale. Alla fine i partner greci fanno vedere un video che riassume il meglio del progetto...in qualche minuto mi passano davanti oltre due anni in cui abbiamo svolto molteplici attività, ampliato i nostri orizzonti, coinvolti tantissimi alunni...Arrivo alla chiusura del collegamento con sentimenti misti di tristezza, gioia, nostalgia, per un progetto che di fatto non è ancora concluso ma che mi ha segnato tanto non solo professionalmente, ma soprattutto umanamente...alla fine del collegamento internazionale, come ogni giorno ci colleghiamo nel nostro classroom "italiano" e trovo davvero strano percepire tramite uno schermo che anche i ragazzi sembrino provare i miei stessi sentimenti, pur avendo partecipato al progetto solo da pochi mesi...il gruppo ancora una volta si dimostra coeso e sulla stessa lunghezza d'onda, ci troviamo a vivere lo spirito Erasmus pur avendo dovuto ribaltare il concetto stesso legato a questo tipo di programma europeo...mi emoziona vedere come dei ragazzi così piccoli abbiamo saputo percepire, con grande maturità, la bellezza di una opportunità del genere, per quanto privata del viaggio...e che addirittura chiedano quando sarà il prossimo progetto Erasmus, "perché loro supportano l'iniziativa"...mi ritorna il sorriso, sono soprattutto questi i momenti per cui vale la pena fare la nostra professione.



C'è stato tanto da fare anche dopo la settimana Erasmus...La disseminazione è stata organizzata partendo dal lavoro stesso dei ragazzi, che si sono impegnati nella creazione di una presentazione per raccontare, a più voci, la loro esperienza di mobilità e hanno gestito in autonomia il meeting online tramite piattaforma GSuite. Hanno anche scoperto cosa significa stare "dall'altra parte", facendo gli insegnanti per un giorno e mettendo in campo eccellenti competenze digitali e di public speaking...



Ecco un breve video del meeting rivolto a alunni e docenti della scuola: 


Prima di chiudere, il mio ringraziamento particolare in questo post, oltre che alle colleghe Rizzuto e Leonardi, va ai 18 ragazzi che hanno meravigliosamente interpretato lo spirito del progetto e dei valori europei a cui esso si ispira: mi avete reso, ci avete reso, orgogliosi del lavoro che portiamo avanti ogni giorno. I vostri blog raccontano l'esperienza con una sincerità, un entusiasmo e un'emozione che fanno bene al cuore. Grazie!

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