venerdì 29 marzo 2019

Erasmus+ Day Spagna

Il bello dei progetti Erasmus+ sta proprio nel fatto che alla base delle mobilità individuali c'è sempre un più ampio concetto di condivisione con tutta la comunità scolastica...come insegnanti, siamo orgogliosi di come i 6 alunni selezionati per la Spagna (Valeria, Fabrizio, Antonio, Federica, Gaia, Alessia) abbiano svolto un eccellente lavoro non solo in terra straniera ma anche al rientro a Misterbianco, rendendo partecipi dell'esperienza tutti gli altri ragazzi della scuola secondaria di I grado attraverso un itinerario guidato che martedì 19 marzo ha permesso di raccontare tutte le varie attività svolte nei giorni trascorsi a Montealegre del Castillo.

Un grazie particolare va anche agli altri ragazzi del nostro Erasmus+ Club che hanno aiutato a creare i materiali, allestire gli spazi e guidare le classi nelle 6 postazioni dedicate alla cultura spagnola: lo Spanish Corner, il diario di viaggio, Cuenca, il laboratorio per illustrare il nostro e-cookbook e la online art gallery  sulle maschere, i cibi tradizionali e i giochi tradizionali all'aperto.
Grazie anche alle mamme dei sei ragazzi che si sono impegnate per aiutarli a replicare i piatti tipici stranieri partendo dalle ricette: Lazanki (Polonia), Atascaburras (Spagna), Zucchini (Grecia) - Koupepia (Cipro) e Fritule (Croazia). 














Una giornata di festa in cui le nostre piccole guide hanno reso onore alla tradizione e alla cultura spagnola.

Cliccate il link qui sotto per vedere il video della giornata: 

giovedì 28 marzo 2019

Le voci degli studenti dai 6 paesi: cosa pensate della mobilità in Spagna?

Prima di lasciare Montealegre del Castillo, abbiamo intervistato diversi alunni dei 6 paesi partecipanti per chiedere le loro opinioni e impressioni riguardo ai giorni trascorsi insieme in Spagna. Ecco cosa ci hanno detto - mostrando tutti un ottimo inglese!

giovedì 21 marzo 2019

e-Cookbook

e-cookbook

Curiosi di conoscere le ricette dei fantastici piatti tipici preparati dai ragazzi in Spagna in squadre internazionali? Ecco il nostro e-cookbook, un ricettario online tutto da sfogliare! 


Maschere tradizionali - galleria d'arte virtuale

Questa galleria d'arte virtuale è uno dei prodotti creati in seguito alla mobilità in Spagna. 

Cliccate e iniziate il vostro viaggio per scoprire le maschere tradizionali dei sei paesi partner!
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domenica 17 marzo 2019

Le voci degli alunni: la nostra esperienza Erasmus+ in Spagna


Domenica 17 febbraio 2019
Dopo aver salutato i genitori, abbiamo eseguito tutte le norme di sicurezza per entrare in aereo (check-in e controllo del peso del bagaglio) e.. dopo aver aspettato qualche ora ci siamo imbarcati. Il viaggio non è durato molto, io ero tranquilla e leggermente eccitata per la partenza.


Subito dopo arrivati a Roma siamo saliti su un altro aereo, diretto verso Madrid. All'arrivo siamo saliti in due diversi taxi diretti verso l'Hotel, erano più o meno le 17.00.


Ci siamo divisi in stanze doppie e abbiamo posato le valigie insieme a ciò che non era necessario, ad un orario stabilito ci siamo incontrati tutti nella hall e siamo usciti dall'edificio.
La strada serale era colorata e piena di manifesti luminosi... alcuni edifici erano così alti da non poterne vedere la fine, ci siamo fermati in un negozio di souvenir per comprare alcune cose, per amici e familiari. Dopo qualche minuto abbiamo deciso il ristorante in cui mangiare, io e qualcun'altro abbiamo ordinato il classico piatto tipico "Paella", a base di pesce e pollo.









Ormai a tarda sera, finita la cena, siamo tornati in Hotel.. ci siamo augurati la buonanotte e dopo esserci infilati i pigiami siamo andati a dormire.. anche se io e Federica siamo rimaste sveglie fino all'1.00...parlando e riflettendo su quello che ci aspettava.

Gaia 

Lunedì 18 febbraio 2019 
Lunedì eravamo a Madrid. La mattina, alle 8:00, abbiamo fatto colazione in albergo e dopo io, i miei compagni, le mie insegnanti e gli altri gruppi abbiamo preso un pullman per andare al centro della città. Abbiamo visitato molti posti famosi come il Palazzo Reale e la Puerta De Alcalà.




Alle 14:00, abbiamo pranzato in un ristorante e alle 15:00 abbiamo  ripreso il pullman, per quattro ore, per andare a Montealegre del Castillo, paesino in cui è ubicata la scuola ospitante. 
Quando siamo arrivati, ho conosciuto Juan, il mio partner, e la mia famiglia spagnola ed ero molto emozionato.
La sera ho cenato con la famiglia, la mamma di Juan mi ha preparato tanto buon cibo e dopo ho fatto la doccia e sono andato a dormire.
È stato un giorno molto bello per molti motivi: ho visitato nuovi posti in una nuova città e ho trascorso molto tempo con i miei nuovi amici.

Fabrizio

Martedì 19 Febbraio 2019

Siamo arrivati a scuola alle 9:00 e per prima cosa abbiamo guardato uno show di danze e canzoni organizzato da alcuni studenti e professori spagnoli per darci il benvenuto.



Poi, abbiamo fatto il "City Game" in giro per Montealegre del Castillo, dove abbiamo scansionato alcuni QR Codes collocati nella piazza e sugli edifici più importanti in giro per il paese.



Dopo abbiamo fatto visita al sindaco e, di ritorno a scuola, abbiamo esposto le presentazioni sul  Carnevale.


Dopo pranzo, siamo tornati a scuola e abbiamo fatto le maschere tipiche di tutte e 6 le nazioni.
Quando abbiamo finito, siamo andati ad un bar a fare merenda con un piatto tradizionale di Montealegre e dopo siamo andati nella piazza principale.

Antonio 

Mercoledì 20 febbraio 2019
Dopo aver fatto colazione ognuno con la propria famiglia, ci siamo incontrati nel cortile della scuola, siamo entrati nelle cucine e ad ogni gruppo è stato assegnato un piatto da cucinare, tipico dei 6 paesi partecipanti all’Erasmus+.

Noi dell’Italia abbiamo cucinato la Caponata. Questo piatto è preparato con peperoni, melanzane, cipolla, sedano, pinoli, uvetta, olive e basilico. È chiamata “CAPONATA” perché in passato era accompagnata con il “capone” (lampuga), un tipo di pesce poi sostituito con le melanzane.



Io ero nel team della ricetta croata e ho cucinato le "Fritule", un loro piatto tipico fatto con uova, zucchero, farina, yogurt, vaniglia e scorza di limone. Quando l'impasto era pronto, abbiamo fatto dei doughnut e li abbiamo fritti. Alla fine, vengono ricoperti con cioccolato fuso. Davvero molto buoni!
Dopo aver cucinato i vari piatti tipici, li abbiamo presentati e abbiamo trascritto le ricette su un ricettario online.
Nel pomeriggio abbiamo percorso il “Cammino Verde” e siamo arrivati al Santuario, accanto al quale c’era una grande campagna. Qui abbiamo passato qualche ora insieme e abbiamo fatto merenda.
La sera, prima di tornare a casa, siamo rimasti in piazza per un po'. Poi siamo rientrati stanchi ma felici di questa bellissima giornata.

Federica 

Giovedì 21 febbraio 2019
Giovedì siamo andati a visitare Cuenca, città famosa per le cosiddette “case pendenti”. Appena arrivati con il bus ai piedi della città vecchia siamo stati divisi in due gruppi, nominati dalla guida “the lucky group” e “the unlucky group”, dato che il primo gruppo saliva con il bus mentre l’altro prima scendeva a vedere il museo delle scienze nella nuova città e poi sarebbe salito a piedi per vedere la città vecchiaIo con altri due miei compagni siamo capitati nel gruppo “fortunato” e la guida ha iniziato a illustrarci il paesaggio dove si potevano vedere anche delle case dove abitano persone tutto l’anno. 


Poi ha iniziato a parlarci dei due fiumi principali che nascono da delle sorgenti e ci ha raccontato che una volta uno dei due fiumi ha causato l’allagamento di quelle case, per via di un temporale. Arrivati nel punto più altro della città vecchia si poteva vedere tutto il magnifico paesaggio e qualche casa della città nuova. Vi chiederete come mai la gente ha deciso di andare più a valle invece di stare in montagna, perché le case sono sopra le rocce che per fortuna sono ancora stabili, nella città vecchia ci abitano ancora 1.500 persone. La guida prima di iniziare il tour vero e proprio ha deciso di farci un quiz e ogni bambino che rispondeva correttamente dava un punto alla propria nazione; è stato molto bello vedere il paesaggio dall’alto, peccato un po’ per la nebbia ma era scontato che ci fosse. Abbiamo iniziato la visita nella città vecchia con una sfida nel cercare vari stemmi su un muro, che poi ci ha spiegato che era l’unica parte del castello rimasta in piedi,dopo aver trovato gli stemmi abbiamo attraversato il ponte, che una volta era il ponte levatoio. Poi la guida ci ha spiegato che al posto di ricostruire il castello, con gli stessi materiali hanno costruito un carcere, che ora era chiuso. Poi abbiamo avuto un’altra sfida, trovare gli occhi azzurri disegnati su una montagna, gli occhi erano stati creati da degli alunni di una scuola. Sono stupendi da vedere però difficili da fotografare poiché distanti. Abbiamo poi visto dall’esterno una chiesa nominata “ The unlucky Church” poiché è stata distrutta più o meno dieci volte. 

La guida era simpaticissima, ha fatto una battuta dicendo che due suoi amici si erano sposati in quella chiesa e che però dopo un anno di matrimonio hanno divorziato.
Scendendo abbiamo visto alcune sporgenze dalle case, quelle erano i vecchi bagni, con una fossa sotto di essi, profonda, dove cadevano i bisogni della gente; infatti si doveva stare attenti quando si camminava. Scendendo siamo arrivati alla città nuova, per visitare il Museo delle Scienze. Davanti al museo ci siamo incontrati e riuniti con il secondo gruppo per visitare il museo. Però prima  ci hanno fatto entrare  in un planetario e ci hanno fatto vedere la storia dell’universo e della terra. Dopo il documentario abbiamo visitato il museo, che era diviso in tre parti: il passato, il presente e il futuro. La parte che mi ha colpito di più sono stati tutti gli esperimenti che ci hanno fatto provare. Dopo il museo siamo andati in un ristorante a mangiare, era a tema cibo italiano e abbiamo mangiato la pasta e la cotoletta con le patatine. Poi abbiamo auto un bel po’ di tempo libero, dove abbiamo socializzato, scherzato e comprato qualche souvenir, io ho preso qualche calamita.

Dopo la pausa siamo andati alla cattedrale di Cuenca sempre insieme a quella guida che ci ha fatto cercare delle differenze delle cattedrale, prima del terremoto che distrusse la torre della chiesa. Dopo essere entrati ci ha fatto fare altre sfide e indovinelli. La chiesa era stupenda ma molto fredda. Dopo aver visitato la chiesa abbiamo passeggiato per arrivare al ponte della città che è altro 5000 metri da terra. Una volta c’era un fiume sotto di esso e il ponte era stato creato con una strana roccia delicata; dopo una grande nevicata il ponte crollò, lo ricostruirono in ferro. Siamo passati sopra di esso e c’era un forte vento, il pavimento era in legno e molti dei nostri compagni delle altre nazioni si spaventavano che crollasse qualche trave. Dopo siamo scesi di nuovo  da dove eravamo partiti e siamo tornati a casa.
È stata una bella giornata passata con gli altri e sono contenta di aver stretto amicizia con ragazzi e ragazze di altri paesi.

Valeria 

Venerdì 22 febbraio 2019
Alle 9.00 siamo entrati tutti quanti a scuola e dopo il suono della campanella siamo andati in palestra insieme agli insegnanti. Siamo stati divisi nei team internazionali e abbiamo giocato ai giochi tipici spagnoli. Il primo gioco è simile alla nostra “Palla Avvelenata”: due persone stanno agli estremi di un rettangolo fatto con i cinesini e gli altri dentro. Gli studenti fuori cercano di colpire con la palla quelli all’interno. Se una persona del centro viene presa, quest’ultima deve uscire e l’altra entrare. Il secondo era Tulipan: uno studente corre e cerca di non venir preso, se viene preso deve gridare “Tuli” e rimanere immobile, per sbloccarlo un’altra persona deve passare in mezzo alle sue gambe e dire PAN. Il terzo era “La muraglia cinese”: una persona si mette su una linea e gli altri devono passare senza essere presi, alla fine è impossibile passare perché c’era un muro di studenti. Il quarto era “Il Bowling Umano”: 4 persone sono i birilli e gli altri i giocatori; il gioco è facile, è uguale al Bowling normale, solamente che al posto dei birilli ci sono persone. Il quinto è simile al gioco del fazzoletto: c’è un professore al centro e il team si divide in 2 gruppi e ognuno di loro ha un numero come: 1,2,3,4 e quando il professore dice "1!”, il giocatore corre e cerca di prendere il fazzoletto e tornare al proprio posto. L’ultimo era “Il Direttore di Orchestra”: uno studente ha la faccia contro il muro; quando il "direttore d'orchestra" inizia a fare un ritmo, tutto il gruppo lo deve copiare per non essere scoperto dal giocatore di spalle che, quando si gira, deve capire chi è a dirigere il gruppo.




Dopo i giochi abbiamo fatto ricreazione, mangiando e firmando zaini, magliette e fogli per ricordare questa prima magnifica esperienza dell’Erasmus+ e le persone che abbiamo conosciuto. Dopo dovevamo lavorare e abbiamo fatto domande e risposte sulla geografia Italiana, misterbianchese e delle feste Italiane (Carnevale e Natale) sul Twinspace. Dopo abbiamo fatto un Kahoot game sulla Spagna, dove siamo arrivati terzi. Poi abbiamo fatto la valutazione sulla nostra esperienza in Spagna.
Dopo la scuola siamo andati, con le nostre famiglie, in un ristorante, dove abbiamo mangiato paella o come me fettine di pollo con patatine e per dolce il gelato all’Oreo. Poi abbiamo avuto 10-15 minuti liberi prima di andare alla Casa della Cultura, dove abbiamo ballato, cantato, riso e pure pianto.



È stato bellissimo ballare tutti quanti insieme ad una canzone spagnola chiamata "Viva España". Alla fine della festa, uno studente spagnolo ha iniziato a piangere e dopo, tutti quanti insieme a lui, come una catena. Poi ognuno è tornato a casa con il proprio partner, dove io, insieme alla mia famiglia ospitante, abbiamo visto i video dove ballavamo, cantavamo e ridevamo.
Sarò per sempre grata ai miei insegnanti perché  mi hanno dato questa opportunità di andare in Spagna e non solo per rappresentare la mia scuola, ma anche perché ho conosciuto persone stupende, che sono diventate veramente importanti per me.

Alessia

Sabato 23 febbraio 2019
Sabato ci siamo alzati presto, verso le 4:00 di mattina. Alle 5:30 abbiamo preso l’autobus per andare a  Madrid. Abbiamo visitato il Museo del Prado, uno dei musei più importanti al mondo. Mi è piaciuto tanto, soprattutto  i dipinti di Francisco Goya.  Al negozio ho  comprato il libro del museo.


Dopo aver recuperato la nostra compagna che si era persa per qualche minuto distratta dalla bellezza dei dipinti, siamo andati all’aeroporto e abbiamo preso l’aereo per Roma. Arrivati a Roma dopo una breve pausa abbiamo preso  il secondo aereo, quello per Catania. Una volta arrivati a Catania non vedevo l’ora di rivedere i miei familiari e di raccontare questa nuova esperienza.

Fabrizio